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mercoledì 19 novembre 2025

La Strategia del Frigorifero Vuoto: Quando la Guerra si Fa Disumana - ecco cosa ne penso

 Gli ultimi raid russi sull'Ucraina, che hanno visto l'impiego massiccio dei droni Geran-2 (la versione russa dello Shahed iraniano) per colpire le infrastrutture energetiche, segnano un punto di non ritorno, non tanto sul piano militare, quanto su quello etico e politico. Non si tratta più solo di guadagnare metri di terreno o di neutralizzare asset strategici legati direttamente al fronte; si tratta, palesemente e cinicamente, di armare il gelo e l'oscurità.

L'obiettivo primario di questi attacchi, come quelli che hanno lasciato al buio quasi tutta Kharkiv, la seconda città del Paese, non è la vittoria sul campo di battaglia. L'obiettivo è piegare la resistenza civile, rendendo la vita in Ucraina semplicemente insostenibile con l'avvicinarsi della stagione fredda. Colpire centrali elettriche, reti di distribuzione e impianti di riscaldamento non è un effetto collaterale della guerra: è una strategia deliberata di deprivazione e sofferenza, mirata a colpire la popolazione più vulnerabile – anziani, malati, e, tragicamente, bambini.

Il Diritto di un Blackout: L'Ipocrisia del Danno Collaterale

Il Cremlino si affretta a giustificare questi attalti come operazioni contro il "complesso militare-industriale" ucraino. Ma qual è il valore militare di una città senza luce e senza riscaldamento? Quando un blackout paralizza gli ospedali, blocca le pompe dell'acqua e spegne le scuole, il danno collaterale cessa di essere "collaterale" e diventa il vero obiettivo.

È un gioco politico sporco, tipico della guerra asimmetrica: non potendo sconfiggere la determinazione ucraina con la sola forza terrestre, Mosca tenta di erodere la resilienza interna e, contemporaneamente, inviare un messaggio inequivocabile all'Occidente. Il messaggio è chiaro: la vostra solidarietà costa, in termini di gas, elettricità e instabilità globale.

La Sfida dell'Occidente: Fornire Scudi, non Solo Spade

L'Occidente, e l'Europa in particolare, non può permettersi il lusso della miopia. Gli attacchi con i Geran-2 non sono soltanto un problema ucraino; sono un test della nostra coesione e del nostro impegno per i principi democratici.

  1. Difesa Aerea Adeguata: I sistemi di difesa aerea sono l'unica vera risposta a questi droni a basso costo. Fornire batterie Patriot, IRIS-T o sistemi simili con urgenza non è solo un atto di solidarietà, è un imperativo strategico per proteggere vite civili e infrastrutture vitali.

  2. Sostegno Energetico: Parallelamente, è cruciale intensificare l'assistenza per la riparazione e la decentralizzazione della rete energetica ucraina. Ogni generatore inviato, ogni trasformatore riparato, è un colpo inferto alla strategia russa del gelo.

La Russia sta scommettendo che la stanchezza e la paura dei civili ucraini prevarranno sulla loro volontà di resistere. Sta scommettendo che l'attenzione e la generosità dell'Occidente siano limitate. La risposta della comunità internazionale deve essere ferma e immediata: non permetteremo che la sofferenza dei civili venga utilizzata come una leva cinica in questa guerra ingiustificabile.

Il prezzo del gas è alto, ma il costo di permettere una catastrofe umanitaria causata dal freddo e dall'oscurità è incalcolabile, e ricadrebbe pesantemente sulla nostra coscienza collettiva. Armare il gelo è un crimine; lasciar fare è un fallimento morale

(Stefano Donno)




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