La vita è bella per Jack; è un bravo fotografo, vince a pallamano e il tempo trascorso a casa con la sua famiglia non è mai noioso. Ma quando il grosso George Hamel inizia a chiamare Jack “Testa di Cavolo”, la scuola diventa un po’ meno bella. E quando tutti cominciano a chiamarlo “Testa di Cavolo”, diventa decisamente pericolosa. Questa storia molto profonda di Susanne Gervay fa luce sulla natura contagiosa e distruttiva del bullismo scolastico e sulla potenza dell’umorismo, dell’amore e della comunità per combatterlo
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