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sabato 29 novembre 2025

DOOM SUPREMACY: Perché il Dottor Destino non è un "Villain"... è il Salvatore che non meritiamo

Smettiamola di fingere. Thanos aveva un piano malthusiano discutibile. Joker è il caos incarnato. Ma Victor Von Doom? Victor gioca un campionato tutto suo.

Se chiedete a un fan occasionale del MCU chi sia il più grande cattivo della Marvel, vi risponderà Thanos o Loki. Se lo chiedete a chi ha le dita macchiate dall'inchiostro dei fumetti da decenni, la risposta è una sola, pronunciata con timore reverenziale: Dottor Destino.

Dimenticatevi le versioni cinematografiche annacquate del passato. Stiamo parlando del Monarca di Latveria. Dello Scienziato Supremo. Dello Stregone. Dell'uomo che ha guardato in faccia un Dio ed ha deciso che poteva fare un lavoro migliore.

Ecco perché Dottor Destino è, senza ombra di dubbio, il personaggio più complesso, affascinante e (oserei dire) giusto mai creato da Stan Lee e Jack Kirby.


1. La Tragedia dietro la Maschera di Ferro

A differenza della maggior parte dei villain che sono "cattivi perché sì" o "cattivi perché pazzi", Victor è guidato da una motivazione straziante e umana: l'amore e il fallimento.

Nato in un campo rom, perseguitato da un barone tiranno, Victor ha perso la madre a causa di un patto con Mefisto. Tutta la sua vita, ogni singola equazione matematica, ogni incantesimo oscuro appreso, aveva un solo scopo: strappare l'anima di sua madre dall'Inferno. La maschera che indossa non serve a nascondere un volto orribile (anche se, sì, quell'esperimento fallito all'università gli è costato caro), ma a nascondere la sua umanità. Quella maschera ancora bollente che si è applicato sul viso è il simbolo del suo sacrificio perpetuo.

2. L'Unico Uomo che unisce Scienza e Magia

Pensateci.

  • Tony Stark è un genio della tecnologia.

  • Doctor Strange è lo Stregone Supremo.

  • Reed Richards è la mente scientifica più brillante.

Victor Von Doom è il secondo migliore in tutte queste categorie. E proprio questo lo rende il numero uno assoluto. Può costruire una macchina del tempo con dei rottami (fatto vero), hackerare l'armatura di Iron Man e poi, nello stesso respiro, lanciare un incantesimo di magia nera atlantidea che farebbe impallidire Strange. È l'uomo rinascimentale definitivo, il Leonardo Da Vinci del male. Non ha superpoteri "naturali"; ha solo la sua volontà indomabile.

3. Latveria: L'Utopia del Pugno di Ferro

Mentre i cattivi solitamente distruggono città, Doom ne ha costruita una perfetta. Latveria, il suo piccolo stato nei Balcani, è un paradosso vivente. Non c'è crimine. Non c'è fame. Non c'è povertà. L'istruzione è eccellente e la tecnologia è avanti di cent'anni rispetto al resto del mondo. Il prezzo? La libertà totale.

"Non c'è crimine in Latveria, a meno che non lo commetta io."

È qui che Doom diventa virale nel dibattito moderno. È meglio una democrazia caotica e ingiusta o una dittatura perfetta dove nessuno soffre la fame ma nessuno può dissentire? Doom ci costringe a porci domande scomode. Lui ama il suo popolo, a modo suo. E il suo popolo (spesso) lo ama davvero.

4. "I Found It Beneath Me" (Lo trovavo al di sotto delle mie capacità)

Il momento in cui Doom è entrato nella leggenda è senza dubbio durante l'evento Secret Wars (2015). Il Multiverso stava collassando. Gli Avengers hanno fallito. Gli X-Men hanno fallito. Reed Richards ha fallito. Chi ha salvato tutto? Doom.

Ha preso i frammenti di realtà distrutte, li ha incollati insieme e ha regnato come Dio Imperatore Destino per anni, tenendo in piedi l'esistenza con la pura forza di volontà. Quando finalmente ha rinunciato al potere, ha ammesso la verità più scioccante: avrebbe potuto fare meglio di Reed Richards, ma la sua arroganza era il suo unico limite.

Quella frase iconica rivolta a Valeria Richards, quando gli chiede come fosse essere un Dio:

"Ero un Dio, Valeria... e lo trovavo al di sotto delle mie capacità."


Il Verdetto: "Doom Was Right"

In un mondo di eroi pieni di dubbi, Doom è una certezza. La sua arroganza è meritata. Non vuole conquistare il mondo per distruggerlo. Vuole conquistarlo perché ha guardato nei futuri possibili (come ha fatto il Dio Pantera in una celebre storia) e ha visto che l'unico futuro in cui l'umanità sopravvive e prospera è quello in cui Lui comanda.

Victor Von Doom non è il cattivo della storia. È l'eroe di una storia in cui nessuno è abbastanza intelligente da capirlo.

Quindi, inchinatevi. O affrontate le conseguenze. All Hope Lies in Doom





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