Dimenticate Thanos. Scordatevi del Joker. Se c'è un personaggio che incarna la zona grigia tra eroe e mostro, quello è Magneto.
Per anni lo abbiamo etichettato come il "cattivo degli X-Men". Il terrorista mutante. L'estremista. Ma se vi dicessi che, rileggendo la storia editoriale della Marvel, Erik Lehnsherr è forse il personaggio più coerente, tragico e – osiamo dirlo – giusto mai creato?
Mettetevi comodi, fan dei mutanti. Oggi smontiamo il Signore del Magnetismo, tra retcon assurde, aneddoti storici e il motivo per cui internet continua a gridare "Magneto Was Right".
1. Non è nato come pensate (L'effetto Claremont)
Ecco la prima pillola per i puristi. Quando Stan Lee e Jack Kirby crearono Magneto in X-Men #1 (1963), non c'era nulla della profondità tragica che conosciamo oggi. Era un cattivo da operetta che voleva conquistare il mondo perché "i mutanti sono superiori". Punto.
La magia è avvenuta grazie a Chris Claremont. È stato lui, negli anni '80, a decidere che Magneto non era pazzo, ma traumatizzato.
L'Aneddoto: Claremont scrisse la storia in cui si rivelava che Magneto era un sopravvissuto all'Olocausto (Uncanny X-Men #150). La Marvel era nervosa. Un "supercattivo" ebreo sopravvissuto ai campi di concentramento? Era un terreno minato. Invece, quella scelta ha trasformato un villain bidimensionale nella figura shakespeariana che amiamo. Da quel momento, Magneto non ha più combattuto per cattiveria, ma per "Mai Più".
2. Il paradosso della paternità (Il caos della famiglia)
Se pensate che la vostra famiglia sia complicata, guardate l'albero genealogico di Magneto. È un delirio burocratico.
Wanda e Pietro (Scarlet Witch e Quicksilver): Per decenni sono stati i suoi figli. Il dramma di House of M si basa su questo. Poi, nel 2014, la Marvel ha fatto una retcon brutale: non sono suoi figli e non sono nemmeno mutanti.
Il motivo reale? Una guerra di diritti cinematografici tra Fox (che aveva gli X-Men) e Disney/Marvel. Per poter usare Wanda negli Avengers, dovevano staccarla dai mutanti. Ora che la Disney ha comprato la Fox, i fan aspettano con ansia che tornino a essere una famiglia disfunzionale.
L'unica certezza: Lorna Dane (Polaris). Lei è la figlia "dimenticata" che ha ereditato i poteri magnetici e, ironicamente, l'unica vera figlia biologica rimasta nel canone attuale.
3. "Magneto Was Right": Da Meme a Filosofia
Avete mai visto le magliette con la scritta "Magneto Was Right"? Non è solo moda hipster. Nasce da una run di Grant Morrison del 2001, dove gli studenti mutanti indossavano queste t-shirt come atto di ribellione, trasformando Magneto in una sorta di Che Guevara pop.
Il parallelismo classico è sempre stato:
Professor X = Martin Luther King Jr. (Integrazione pacifica).
Magneto = Malcolm X (Difesa con ogni mezzo necessario).
Ma la verità è più oscura. Magneto ha visto l'umanità al suo peggio assoluto (Auschwitz). La sua logica è agghiacciante ma ferrea: se gli umani hanno ucciso milioni di persone solo perché pregavano un Dio diverso, cosa faranno a chi può sparare laser dagli occhi?
Spoiler: i fumetti gli danno spesso ragione. Ogni futuro distopico degli X-Men (vedi Giorni di un Futuro Passato) inizia perché gli umani hanno costruito le Sentinelle per sterminare i mutanti. Xavier sogna, Magneto si prepara.
4. I Poteri: Molto più che piegare cucchiai
Siamo onesti, nei film lo vediamo spesso lanciare macchine o ponti (il Golden Gate in X-Men: Conflitto Finale è iconico). Ma nei fumetti, essendo un mutante di Livello Omega, ha fatto cose assurde:
Manipolazione del sangue: Sì, c'è ferro nel sangue. Magneto può causare ictus a comando o bloccare le persone come statue.
Scudo contro la telepatia: L'elmetto non è solo per stile. Serve a bloccare Charles Xavier. Ma sapevate che Magneto ha una volontà così ferrea che spesso riesce a resistere ai telepati anche senza elmetto?
Strappare l'Adamantium: In X-Men #25 (1993), in uno dei momenti più crudi della storia Marvel, Magneto ha strappato il metallo liquido direttamente dalle ossa di Wolverine. L'immagine di Logan agonizzante è ancora negli incubi di molti lettori degli anni '90.
5. Il Futuro nel MCU: Chi sarà il nuovo volto?
Dopo le interpretazioni leggendarie di Ian McKellen (il nobile decaduto) e Michael Fassbender (la rabbia giovane e sexy), il Marvel Cinematic Universe ha una patata bollente tra le mani.
Il problema dell'età: Se Magneto è un sopravvissuto della Seconda Guerra Mondiale, oggi avrebbe quasi 100 anni. Come lo porti nel 2025 senza farlo sembrare un bisnonno in tutina?
Teoria dei fan: Rallentamento dell'invecchiamento dovuto ai poteri?
Aggiornamento dell'origine: Spostare il trauma a un genocidio più recente (Rwanda? Balcani?)? Attenzione: questa mossa farebbe infuriare i puristi, dato che l'ebraismo di Magneto è il pilastro della sua identità.
L'Eroe di cui abbiamo paura
Magneto non è un villain. È l'antagonista, che è diverso. È colui che ci costringe a guardare allo specchio la nostra natura intollerante. Tifiamo per gli X-Men perché vogliamo credere nel sogno di Xavier, ma nel profondo, quando leggiamo le notizie del mondo reale, una vocina ci sussurra che forse, solo forse, Erik Lehnsherr aveva capito tutto fin dall'inizio.

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