Una Roma assillata dalle scelte da effettuare nell’immediato futuro.
Questo quinto libro della collana si occupa di un aspetto meno razionale della Roma antica, quello legato a credenze e superstizioni alle quali i Romani credevano con convinzione.
Accanto a una Roma potente, conquistatrice e con un forte spirito pratico, scopriamo una Roma molto più insicura, composta da una popolazione assillata dalle indecisioni sulle scelte da effettuare, sul muoversi nel modo giusto per far sì che il futuro potesse essere il migliore possibile.
Una Roma attenta ai segni e scaramantica.
Una Roma molto attenta nel cercare di comprendere i segni che riceveva dalle divinità, che utilizzava una infinità di gesti scaramantici e apotropaici, che temeva (ma praticava) le arti magiche, così come le figure di streghe, vampiri e licantropi. Una Roma molto scaramantica anche nell’uso di certe parole, attentissima all’influenza dei numeri e della simbologia astrale.
Eredità ancora attuale.
Ma ciò che più colpisce di questa analisi è la grande quantità di credenze e superstizioni ereditate, ancora assolutamente vive nella società contemporanea italiana, che dimostrano come certe epoche del passato non siano poi così lontane da quella attuale.
I primi cinque libri della collana “Roma misteriosa” portano la firma di Maria Cristina Martini, appassionata e studiosa della sua città natale, ancora una volta nella veste di autrice oltre che di editrice.

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