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venerdì 5 dicembre 2025

Vivere a Mach 10: Ascesa, Caduta e Redenzione di Pietro Maximoff, il Velocista Più Complesso della Marvel

 Se chiedete a un passante chi sia il velocista per eccellenza, vi risponderà probabilmente "Flash". Ma se chiedete a un vero lettore di fumetti chi sia il velocista più umano, più tormentato e psicologicamente affascinante, la risposta deve essere una sola: Quicksilver.

Pietro Maximoff non è un eroe che corre veloce perché "è divertente". Corre veloce perché sta scappando. Da un padre tiranno, da un mondo che lo odia, e spesso, dai suoi stessi demoni. In oltre 60 anni di storia editoriale, Quicksilver è passato da cattivo riluttante a Vendicatore, da leader degli Inumani a traditore della razza mutante.

Allacciate le cinture. Stiamo per ripercorrere la scia argentata di uno dei personaggi più spigolosi della Casa delle Idee.

Non chiamatelo "Flash della Marvel"

L'errore più comune è paragonare Pietro a Barry Allen o Wally West. La differenza è abissale. Mentre i velocisti della DC attingono alla "Forza della Velocità" che spesso li protegge dalle leggi della fisica, Pietro è pura biologia. Il suo corpo deve resistere all'impatto, le sue ossa devono reggere la pressione.

Ma la vera differenza è psicologica. C'è una citazione iconica, scritta dal leggendario Peter David nella sua gestione di X-Factor negli anni '90, che definisce perfettamente il personaggio. Quando gli chiedono perché sia sempre così scorbutico e impaziente, Pietro risponde:

"Hai presente quando sei in fila al bancomat dietro a qualcuno che non sa come usarlo? E tu vorresti urlare perché hai fretta? Ecco, immagina che tutto il mondo, per te, si muova a quella velocità. Ogni secondo di ogni giorno. Quella è la mia vita."

Per Quicksilver, il mondo è un film in slow-motion. Noi siamo le tartarughe. La sua arroganza non è cattiveria, è esasperazione.


Il Valzer delle Origini: Figlio di chi?

La storia editoriale di Pietro è un ottovolante di "retcon" (rettifiche di continuità).

  1. L'Era Mutante: Creato da Stan Lee e Jack Kirby nel 1964 (X-Men #4), appare inizialmente come membro della Confraternita dei Mutanti Malvagi.

  2. La Rivelazione: Per decenni, il dramma centrale della sua vita è stato essere il figlio di Magneto. Questo legame ha definito il suo costante bisogno di approvazione e il terrore di ereditare la follia paterna.

  3. Il Colpo di Scena (2014): Durante l'evento AXIS e la successiva serie Uncanny Avengers, la Marvel ha sganciato la bomba. Pietro e Wanda (Scarlet Witch) non sono mutanti, né figli di Magneto. Sono esperimenti genetici dell'Alto Evoluzionario.

Sebbene questa mossa abbia allontanato Pietro dal mondo degli X-Men (probabilmente per questioni di diritti cinematografici dell'epoca tra Fox e Disney), per i fan di vecchia data, l'ombra di Magneto rimarrà sempre la chiave di lettura della sua anima.

Wanda: L'Ancora Emotiva

Non si può parlare di Quicksilver senza parlare di Scarlet Witch. Il loro legame va oltre la fratellanza; è simbiotico. Pietro è iper-protettivo, talvolta in modo soffocante.

Il punto di rottura più alto e drammatico si è verificato nella celebre saga "House of M" (2005). È un dettaglio che molti dimenticano: non è stata Wanda a decidere di riscrivere la realtà per dare a tutti ciò che desideravano. È stato Pietro a suggerirglielo. Per salvare la sorella, Pietro ha manipolato l'universo, trasformandosi nel regnante di un mondo dominato dai mutanti. Quando la verità è emersa e Magneto lo ha ucciso (poi resuscitato da Wanda), quel gesto ha portato alla decimazione dei mutanti ("No More Mutants").

In quel momento, Pietro è diventato il più grande "villain" accidentale della storia Marvel.


Oltre la tuta da corsa: Amori e Politica

Pietro non è solo un corridore. È stato un marito e un padre, ruoli che hanno ampliato la sua influenza nell'Universo Marvel:

  • Il Matrimonio Reale: Sposando Crystal degli Inumani, Pietro è entrato nella famiglia reale di Attilan. Questo ha creato un ponte unico tra Mutanti, Vendicatori e Inumani.

  • Luna Maximoff: Sua figlia, Luna, nata umana e poi potenziata dalle Nebbie Terrigene, rappresenta l'unico punto fermo in una vita di caos. Il rapporto con Crystal è naufragato (tra tradimenti e incomprensioni), ma ha mostrato un lato vulnerabile di Pietro raramente visto altrove.

Al Cinema: Due facce della stessa medaglia

La complessità di Pietro è tale che abbiamo avuto bisogno di due attori diversi per raccontarla al cinema, quasi contemporaneamente:

  • L'Eroe Tragico (MCU): Aaron Taylor-Johnson in Age of Ultron. Un Pietro più serio, protettivo, con un accento est-europeo marcato. La sua morte ("Non l'avevi visto arrivare?") è stata scioccante, ma necessaria per l'evoluzione di Wanda.

  • La Rockstar (Fox): Evan Peters nella saga degli X-Men. Qui abbiamo visto il lato giocoso, la velocità resa visivamente in modo spettacolare (la scena della cucina in Days of Future Past è storia del cinema), e il rapporto irrisolto con il padre Magneto.


Perché abbiamo ancora bisogno di Quicksilver

In un panorama fumettistico pieno di boy-scout e antieroi cupi, Pietro Maximoff occupa una posizione unica. È il "cretino" che vorresti avere al tuo fianco in una rissa. È colui che sbaglia, che cade, che perde i poteri, li riacquista rubando le Nebbie Terrigene, mente alla sua famiglia, ma alla fine... torna sempre indietro per proteggerla.

Quicksilver ci ricorda che essere veloci non significa arrivare primi. Significa solo che hai meno tempo degli altri per decidere se essere un eroe o un mostro. E Pietro, nella sua imperfetta umanità, continua a correre su quella linea sottile




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